Siria, racconti di vita

[25/5/2016]

Hanin,  Mohammad, Taha e Ammar sono i quattro bambini siriani tra i 7 e i 16 anni che da marzo vivono nel Centro Medico in Giordania, dove sono posti sotto una particolare attenzione a causa delle ferite e dei traumi vissuti durante la guerra e l’esodo forzato. Con loro il numero dei bambini seguiti dal centro medico è salito a 15.
“Mio figlio urlava dal dolore tutto il giorno e tutta la notte” racconta Amal, la madre di Mohammad. “La pelle gli si staccava e sanguinava. Ora è un sollievo sapere che c’è qualcuno che si prende cura di lui”.
La maggior parte dei pazienti del Centro Medico sono affetti da paralisi, ustioni o  hanno subìto amputazioni di uno o più arti e nel centro vivono in un ambiente sicuro nel quale, oltre al vitto e all’alloggio, possono essere sottoposti a sessioni di fisioterapia per il corretto impianto e adattamento della protesi, a seguito dell’intervento chirurgico. I bimbi ricevono anche un supporto psicologico al fine di riprendere una vita normale.
“Mi piace giocare con i miei amici e con gli altri bambini del centro” dice Taha, di 7 anni. “Insieme ci divertiamo tanto e non mi sento inferiore o diversa rispetto agli altri. Qui tutti hanno avuto esperienze difficili molto simili alla mia, ed è per questo motivo che c’è molta solidarietà.”
L’ingresso al Centro ha comportato, stando a quello che dice Mohammad Kiki, responsabile del Centro, un cambiamento radicale per questi bambini. “Notiamo grandi cambiamenti positivi nella personalità di questi bambini. Notiamo una forte speranza nel futuro e un’enorme accettazione da parte degli altri bambini. Vediamo letteralmente una rinascita”.
Global Humanitaria e la ONG giordana “Al Mahd for training and social development” portano avanti, dal dicembre 2015, il progetto “Aiutali ad andare avanti”. L’obiettivo del progetto è quello di prendersi cura di circa 1200 bambini e bambine con ferite e traumi di guerra, che vivono nella condizione di rifugiati in Giordania.

Immagine: i bambini e le bambine che vivono nel Centro Medico vengono sottoposti quotidianamente a sessioni di fisioterapia, per poter tornare a una vita normale. /Mohammad durante la fisioterapia insieme alla fisioterapista del Centro. / Taha, in prima fila sulla destra, con le sue compagne del centro medico.