In difesa delle bambine, Priya Ghorai dalla casa di Lal Bari.
[10/3/2015]
Priya è stata raccolta dalla strada quando aveva solo 4 anni, da allora vive nella casa di accoglienza Lal Bari, in India, dove è stata amata, accudita e seguita. Ora ha 19 anni e come lei sono tante le bambine che ogni giorno condividono la sua storia; i genitori sono poveri, lavorano saltuariamente, ma non guadagnano abbastanza per potersi permettere una casa, anche solo una stanza.
Le difficoltà a tirar avanti si moltiplicano se oltre ad essere poveri si è anche donne. Ma Priya è una ragazza intelligente e volenterosa, ed ora che è cresciuta ha dato una svolta al proprio destino iniziando ad insegnare.
“Mi è sempre piaciuto stare con i bambini più piccoli. Sono scalmanati, ma io ho tanta pazienza.”
Così ci racconta sempre sorridendo, mentre insegna ad un gruppo di scolari della scuola di Global Humanitaria/ACCT a Calcutta e continua “I miei genitori vengono a trovarmi spesso. Il mio papà pulisce i taxi e la mia mamma fa la domestica. Entrambi però vivono in strada.”
Dipingere ed insegnare inglese sono le cose che piacciono a Priya “Sto ancora studiando per diventare maestra, ma nel frattempo ho seguito un corso che mi ha permesso di insegnare ai bambini piccoli, proprio come Sabbu”
Il suo sogno è potersi permettere un giorno una piccola casa per poter vivere insieme alla sua famiglia, lei viene dalla strada e sa benissimo che vita di stenti è.
Sono tante le donne che nel paese vivono situazioni complesse, di violenza quotidiana e di discriminazione. “So che in molte regioni indiane le bambine sono costrette a sposarsi, anche qui nel Bengala Occidentale accade. Nelle prossime elezioni voterò per la prima volta e cercherò di far valere i diritti delle bambine” Conclude Priya.
Le difficoltà a tirar avanti si moltiplicano se oltre ad essere poveri si è anche donne. Ma Priya è una ragazza intelligente e volenterosa, ed ora che è cresciuta ha dato una svolta al proprio destino iniziando ad insegnare.
“Mi è sempre piaciuto stare con i bambini più piccoli. Sono scalmanati, ma io ho tanta pazienza.”
Così ci racconta sempre sorridendo, mentre insegna ad un gruppo di scolari della scuola di Global Humanitaria/ACCT a Calcutta e continua “I miei genitori vengono a trovarmi spesso. Il mio papà pulisce i taxi e la mia mamma fa la domestica. Entrambi però vivono in strada.”
Dipingere ed insegnare inglese sono le cose che piacciono a Priya “Sto ancora studiando per diventare maestra, ma nel frattempo ho seguito un corso che mi ha permesso di insegnare ai bambini piccoli, proprio come Sabbu”
Il suo sogno è potersi permettere un giorno una piccola casa per poter vivere insieme alla sua famiglia, lei viene dalla strada e sa benissimo che vita di stenti è.
Sono tante le donne che nel paese vivono situazioni complesse, di violenza quotidiana e di discriminazione. “So che in molte regioni indiane le bambine sono costrette a sposarsi, anche qui nel Bengala Occidentale accade. Nelle prossime elezioni voterò per la prima volta e cercherò di far valere i diritti delle bambine” Conclude Priya.