Ogni anno 760.000 bambini muoiono per dissenteria.

[25/2/2015]

Dopo la polmonite, la dissenteria è la seconda causa di decesso tra i bambini con meno di 5 anni.
Secondo una stima dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS), nel mondo circa 760.000 bambini muoiono, ogni anno, per dissenteria, malattia causata da batteri o parassiti che si trasmettono attraverso alimenti o acqua contaminati. La trasmissione può avvenire anche da una persona all’altra.
 
Per questo motivo, insistere sulla prevenzione è il modo migliore per fermare il contagio da dissenteria; ecco perchè è importante poter garantire l’accesso all’acqua potabile e lavarsi le mani prima di ingerire gli alimenti.
 
“Ciò che causa la morte della maggior parte delle persone colpite da dissenteria, è la disidratazione causata dalla perdita di liquidi. I bambini malnutriti o immunodepressi sono quelli che corrono il maggior rischio di morte ”. Sostiene l’OMS.
 
I dati non sono incoraggianti. Secondo quanto riporta l’OMS circa 750 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile ed altri 250 milioni vivono in condizioni igieniche ad alto rischio.
 

Anche nelle zone in cui Global Humanitaria porta avanti i suoi progetti mancano programmi adeguati di risanamento non c’è libero accesso all’acqua potabile. Per questo motivo la dissenteria ha un’alta incidenza.
 
L’OMS segnala che ogni episodio di dissenteria “priva il bambino di un adeguato apporto nutritivo necessario per la sua crescita, causando malnutrizione, ed un bambino malnutrito è più esposto al rischio di questa malattia.”
 
La disidratazione è considerata la conseguenza più pericolosa di questo disturbo, soprattutto se non si reintegrano i liquidi persi durante ciascun episodio diarroico, ed è per questo che la situazione può arrivare ad aggravarsi causando addirittura la morte.
 
L’OMS raccomanda vivamente di promuovere cambiamenti nelle politiche nazionali affinché nei paesi in via di sviluppo, si prendano in carico trattamenti sanitari dei casi di dissenteria e si garantiscano sia l’accesso all’acqua potabile sia ai servizi igienici di base