In Perù è ancora piena emergenza Covid19.
Secondo i dati dell’Organizzazione panamericana della sanità, con oltre 178mila casi positivi al Covid-19,  il Perù è il secondo paese dell’America Latina per numero di contagi dopo il Brasile, ma è il penultimo del continente per quanto riguarda la spesa pubblica dedicata alla sanità.
 
Molti peruviani originari delle zone amazzoniche o andine, rimasti senza lavoro e risorse economiche ed esposti al rischio di contagio da Covid-19, si stanno velocemente spostando da Lima e dalle città del nord, come Chiclayo, Trujillo, Chimbote, verso le località più interne. Camminano lungo le autostrade, in queste settimane di quarantena senza traffico automobilistico, e percorrono a piedi centinaia di chilometri.
Vanno verso i territori della foresta, dove però le infrastrutture sono precarie e non ci sono attrezzature adeguate per la eventuale cura di pazienti Covid19.

Da parte nostra continuiamo le iniziative per aiutare le famiglie peruviane che abitano nelle nostre aree di lavoro, in un momento in cui i casi di Covid 19 purtroppo stanno continuando ad aumentare nel paese. Proprio in queste settimane abbiamo consegnato nelle 3 scuole di Capachica (Puno) dove da sempre operiamo, pacchi di alimenti per sfamare 115 famiglie. L'obiettivo è mettere a disposizione prodotti forniti da piccole imprese e produttori locali per chi nel mezzo della crisi causata dalla pandemia, non riesce a rifornirsi a causa del lockdown, delle difficoltà di accesso ai mercati e delle restrizioni all’utilizzo dei mezzi di trasporto.
 
Questa consegna è stata effettuata seguendo tutti i protocolli sanitari per evitare il contagio e la diffusione del virus. Le confezioni consegnate comprendono 3 chili di farina, 3 litri di olio, 3 chili di avena, 3 chili di zucchero e del formaggio.

In tutto il paese ci sono 4.894 morti e oltre 178.000 colpiti nel giorno 81 dell'emergenza (398 casi solo a Puno)