L'IMPATTO DEL COVID 19 NEI NOSTRI PROGETTI NEL MONDO
[14/4/2020]
Le misure di prevenzione devono essere rafforzate in tutti i paesi dove lavoriamo, dato che la maggior parte della popolazione e, in particolare, le fasce più vulnerabili, non hanno accesso ai sistemi sanitari e non dispongono di risorse per proteggersi adeguatamente. Global Humanitaria è in contatto costante con i team di lavoro di ciascun paese, che ci mandano informazioni sulle singole situazioni.
In tutte le nazioni siamo attivi e stiamo riorganizzando le consuete attività dei progetti che sosteniamo favorendo ovunque la messa in pratica delle misure di prevenzione.
Qui potete leggere alcuni degli aggiornamenti che ci inviano regolarmente sull’impatto del Coronavirus in ciascun paese di intervento.
BOLIVIA
Edson Beymar, Direttore di Global Humanitaria Bolivia
14/04.- "Le famiglie delle nostre zone di intervento non possono commercializzare quello che stanno raccogliendo nei propri orti (patate, tuberi e altro), a causa della quarantena e della chiusura delle strade nel Municipio di Punata. Secondo uno studio del CIPCA, ci sono circa 245 mila unità produttive che si dedicano per la maggior parte alla coltivazione di patate e, in misura minore, a quella di ortaggi e frutta nelle zone a clima mite. Quest’anno, inoltre, il rendimento è stato buono e così ci sono circa 400 mila tonnellate di patate che non possono arrivare sui mercati.
Nel Municipio di Vacas la situazione diventa ogni giorno più complicata. Su 330 casi di Coronavirus, 52 sono di Cochabamba. Leggi di più….
PERU
Roberto Balarezo, Direttore di Global Humanitaria Perú
04/04.Nel mezzo di questa crisi sanitaria mondiale, le attività prioritarie del nostro personale tecnico sul campo sono volte a garantire la produzione alimentare per le 31 comunità educative nella regione di Puno. Man mano che la quarantena si è stata estesa a Capachica e Huata, dopo aver valutato lo stato delle colture, le famiglie che partecipano al nostro progetto scolastico Llapan hanno iniziato a raccogliere le patate a turno nelle scuole per evitare la concentrazione dei genitori sul campo. Le azioni di coordinamento per la produzione di ortaggi e la coltivazione di foraggi nelle scuole, sono state invece momentaneamente sospese. Leggi di più
GIORDANIA
Rami Alkurdi, Direttore di Al Mahd
03/04- "Dopo la progressiva chiusura di tutte le attività (scuole, eventi, ecc.) è stato decretato un coprifuoco totale con severe sanzioni per ogni violazione. Il governo ha fornito beni di prima necessità ai cittadini rimasti nelle loro case. Dopo una settimana di reclusione totale, è stato concesso loro di uscire per 4 ore al giorno per andare nei supermercati. Solo a piedi, l'uso delle auto non è consentito. Per quanto riguarda la sorte delle persone che stiamo aiutando ad Amman e Madaba, siamo in contatto quotidiano con le famiglie e nessuno di loro per fortuna è stato contagiato dal Covid-19. Speriamo che la situazione finisca prima del Ramadan, alla fine di aprile ".
La chiusura è totale e lo Stato si sta occupando di fornire cibo e medicine. Il governo giordano afferma che, entro la fine della settimana, fornirà un'applicazione sul cellulare per monitorare gli spostamenti delle persone. L'inasprimento delle misure è dovuto, secondo le autorità, alle molte infrazioni delle norme.
Rami Alkurdi, direttore di Al Mahd, partner di Global Humanitaria in Giordania, ci racconta: "Per quanto riguarda il nostro staff e i bambini se aiutiamo, nessuno ha al momento presentato sintomi della malattia. Dalla scorsa settimana, tutte le attività che venivano svolte sono state sospese e Il nostro staff lavora da casa, indipendentemente dall'impossibilità di poter lasciare le rispettive case, i nostri colleghi sono costantemente in contatto con genitori e i bambini che sono coinvolti nostri progetti.
In tutte le nazioni siamo attivi e stiamo riorganizzando le consuete attività dei progetti che sosteniamo favorendo ovunque la messa in pratica delle misure di prevenzione.
Qui potete leggere alcuni degli aggiornamenti che ci inviano regolarmente sull’impatto del Coronavirus in ciascun paese di intervento.
BOLIVIA
Edson Beymar, Direttore di Global Humanitaria Bolivia
14/04.- "Le famiglie delle nostre zone di intervento non possono commercializzare quello che stanno raccogliendo nei propri orti (patate, tuberi e altro), a causa della quarantena e della chiusura delle strade nel Municipio di Punata. Secondo uno studio del CIPCA, ci sono circa 245 mila unità produttive che si dedicano per la maggior parte alla coltivazione di patate e, in misura minore, a quella di ortaggi e frutta nelle zone a clima mite. Quest’anno, inoltre, il rendimento è stato buono e così ci sono circa 400 mila tonnellate di patate che non possono arrivare sui mercati.
Nel Municipio di Vacas la situazione diventa ogni giorno più complicata. Su 330 casi di Coronavirus, 52 sono di Cochabamba. Leggi di più….
PERU
Roberto Balarezo, Direttore di Global Humanitaria Perú
04/04.Nel mezzo di questa crisi sanitaria mondiale, le attività prioritarie del nostro personale tecnico sul campo sono volte a garantire la produzione alimentare per le 31 comunità educative nella regione di Puno. Man mano che la quarantena si è stata estesa a Capachica e Huata, dopo aver valutato lo stato delle colture, le famiglie che partecipano al nostro progetto scolastico Llapan hanno iniziato a raccogliere le patate a turno nelle scuole per evitare la concentrazione dei genitori sul campo. Le azioni di coordinamento per la produzione di ortaggi e la coltivazione di foraggi nelle scuole, sono state invece momentaneamente sospese. Leggi di più
GIORDANIA
Rami Alkurdi, Direttore di Al Mahd
03/04- "Dopo la progressiva chiusura di tutte le attività (scuole, eventi, ecc.) è stato decretato un coprifuoco totale con severe sanzioni per ogni violazione. Il governo ha fornito beni di prima necessità ai cittadini rimasti nelle loro case. Dopo una settimana di reclusione totale, è stato concesso loro di uscire per 4 ore al giorno per andare nei supermercati. Solo a piedi, l'uso delle auto non è consentito. Per quanto riguarda la sorte delle persone che stiamo aiutando ad Amman e Madaba, siamo in contatto quotidiano con le famiglie e nessuno di loro per fortuna è stato contagiato dal Covid-19. Speriamo che la situazione finisca prima del Ramadan, alla fine di aprile ".
La chiusura è totale e lo Stato si sta occupando di fornire cibo e medicine. Il governo giordano afferma che, entro la fine della settimana, fornirà un'applicazione sul cellulare per monitorare gli spostamenti delle persone. L'inasprimento delle misure è dovuto, secondo le autorità, alle molte infrazioni delle norme.
Rami Alkurdi, direttore di Al Mahd, partner di Global Humanitaria in Giordania, ci racconta: "Per quanto riguarda il nostro staff e i bambini se aiutiamo, nessuno ha al momento presentato sintomi della malattia. Dalla scorsa settimana, tutte le attività che venivano svolte sono state sospese e Il nostro staff lavora da casa, indipendentemente dall'impossibilità di poter lasciare le rispettive case, i nostri colleghi sono costantemente in contatto con genitori e i bambini che sono coinvolti nostri progetti.