Contro il lavoro infantile tutti a scuola in Bolivia e Guatemala.

[4/10/2017]

Come ogni anno è iniziata la campagna di distribuzione del materiale scolastico per oltre 11.000 bambini della scuola primaria di Bolivia e Guatemala. Si tratta di bambini che vivono principalmente in comunità rurali indigene e le cui famiglie non sono in grado di sostenere tale spesa. Questo tipo di sostegno economico, al pari di altri progetti come quello degli orti e delle mense scolastiche, permette ai bambini di frequentare e terminare il ciclo della scuola primaria, invece di  dover aiutare economicamente i propri genitori lavorando.
 
Dal 2014 la legge boliviana permette ai bambini di lavorare a partire dai 10 anni di età. In tutto il paese lavorano circa 850 mila bambini e più dell’87% è dedito alle peggiori forme di impiego. A Cochabamba i piccoli lavoratori sono circa 200.000, con salari molto bassi o addirittura inesistenti. Quasi il 70% di questi è occupato otto ore o più al giorno e il 63% lavora tutto l’anno. Solo un 27% è impegnato in attività stagionali e il 10% a periodi alterni. Ne consegue che la maggior parte dei bambini non frequentano la scuola o lo fanno in modo discontinuo.
 
Grazie alla distribuzione del materiali, i miei figli possono frequentare tranquillamente la scuolariferisce Josè Chambi di Tarata. Il materiale scolastico di base e le uniformi sportive distribuite a 7.231 bambini e bambine di San Benito, Tarata, Arbieto, Toco, Vacas e Arampampa: “costituiscono un incentivo affinché i bambini non abbandonino la scuola”, aggiunge Jhonny Calderon, direttore della scuola Huerta Mayu di Tarata.
 
In Guatemala, invece, abbiamo consegnato il materiale scolastico di base a più di 3.800 bambini appartenenti a 64 comunità indigene della regione di Petén. In tutto il paese, quattro bambini su dieci non termina il ciclo della scuola primaria.
Inoltre, distribuiamo kit didattici a 71 scuole di educazione primaria delle comunità dove lavoriamo a supporto del materiale didattico dei docenti.
 
Lo scorso 12 giugno, in occasione della Giornata Mondiale contro lo Sfruttamento Minorile, la Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha sollecitato i governi per un’educazione primaria di qualità, gratuita e obbligatoria almeno fino all’età minima di ammissione al lavoro; è stata inoltre richiesta la formazione di docenti e l’implementazione di politiche che garantiscano l’accesso all’educazione, per la lotta contro lo sfruttamento minorile, così come azioni di recupero di minori in situazioni di sfruttamento.
 
Foto: Bambini di una scuola di Petén con il materiale scolastico che hanno ricevuto (Global Humanitaria).