Giornata Mondiale dell’alimentazione: l’importanza dell’agricoltura familiare.

[16/10/2014]


Quest'anno il tema della Giornata Mondiale dell'alimentazione FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) del 16 ottobre, è stato scelto per valorizzare l’agricoltura familiare ed i piccoli agricoltori. “Nutrire il mondo, preservare il pianeta”, così la FAO punta l’attenzione sul ruolo determinante dell’agricoltura familiare nel debellare fame e povertà, offrire sicurezza alimentare e nutrizione, migliorare i mezzi di sussistenza, gestire le risorse naturali, proteggere l’ambiente e realizzare uno sviluppo sostenibile, in particolare nelle aree rurali.
 
La povertà, la scarsa produttività dei terreni e le coltivazioni insufficienti sono causa di denutrizione e malnutrizione nelle comunità degli altipiani peruviani.
 
A Chullunquiani ed a Llachahui (Perù) stiamo consegnando a più di 80 famiglie, semenze, tuberi e cereali andini ad alto valore nutrizionale: quinoa, kañihua, ayara sono solo alcune delle varietà che verranno coltivate nei 45 ettari messi a disposizione tra orti familiari e terre comunali.
 
I colori della quinoa.
La quinoa è un cereale ad alto contenuto proteico molto diffuso in Sud America.  A Chullunquiani sono 14 le varietà di quinoa seminate, e si differenziano dalla comune quinoa bianca, per le proprietà nutritive più elevate e per essere più resistenti a gelate e siccità frequenti nell’altipiano peruviano.
 
Con questo intervento il nostro obiettivo è cercare di migliorare l’alimentazione nei bambini e nelle comunità; l’insufficiente produttività delle colture che coprono a malapena il fabbisogno familiare, il clima avverso e le pratiche agricole poco adatte hanno portato infatti ad un progressivo spopolamento di queste zone. Il 30% degli uomini sono costretti a migrare per lavorare e guadagnarsi da vivere.

"La bassa produttività dei terreni rende la popolazione dipendente dagli allevamenti”, così ci racconta Mamami Honorio, promotore agricolo di Chullunquiani. "Dobbiamo quindi spostarci in altri villaggi per "barattare" prodotti, noi portiamo tessuti e in cambio prendiamo chuño (tubero disidratato), patate, mais, frumento, orzo. Grazie a questo progetto avremo finalmente semenze di buona qualità e impareremo a farne un buon uso."
 
Foto: Le 80 famiglie di Llachahui e Chullunquiani mentre ricevono le semenze per i loro orti (Global Humanitarian)