la Chiesa Valdese per i bambini rifugiati siriani
[30/11/2020]
Siamo infinitamente grati alla Chiesa Valdese per aver rinnovato, anche quest’anno, la fiducia nel nostro lavoro e nel nostro impegno.
Grazie al prezioso contributo di 16.830,70€ della TAVOLA VALDESE abbiamo realizzato un bellissimo progetto ad Amman e Madaba in Giordania dal titolo “Educazione non-ufficiale per i bambini siriani che sono scappati dalla guerra e si sono rifugiati in Giordania”.
Il progetto ha coinvolto nello specifico 140 bambini e bambine di età compresa tra i 7 e i 16 anni (60 provenienti da Amman e 80 provenienti da Madaba) e le loro 45 famiglie (20 di Amman, 25 di Madaba).
Il nostro obiettivo è stato facilitare l’accesso a scuola, lo sviluppo e l’alfabetizzazione di questi bambini. In questo paese, a causa delle condizioni di estrema povertà in cui vivono le famiglie rifugiate, la maggior parte dei bambini siriani non riesce ad inserirsi nel sistema scolastico ufficiale e abbandona così definitivamente gli studi.
Il progetto ha previsto la creazione di centri di educazione non ufficiali ad Amman e Madaba più facilmente accessibili per questi bambini.
A Madaba abbiamo utilizzato un prefabbricato mobile adibito a scuola; ad Amman è stato adibito a scuola il pianterreno di un edificio privato che ospitava famiglie di rifugiati siriani.
In questi centri i bambini hanno ricevuto lezioni di sostegno scolastico, di matematica e di inglese e hanno beneficiato di tutto il materiale necessario per studiare e fare i compiti (libri di testo, quadernoni, cancelleria).
Dall’inizio della guerra in Siria nel 2012, la Giordania ha accolto migliaia di rifugiati siriani. Alla fine di aprile 2019 l’ONU ha registrato la presenza di oltre 660.000 rifugiati siriani, la maggior parte dei quali si trova in questo paese da oltre 4 anni.
Circa l’80% dei rifugiati registrati vive nei centri d’accoglienza sparsi in tutto il paese, tanto nelle aree urbane e semi-urbane, quanto in quelle rurali.
Le famiglie rifugiate affrontano quotidianamente sfide molto difficili, a causa della precarietà economica, dell’alto tasso di povertà e dell’elevato costo della vita nel paese che le ospita.
Tutto ciò si ripercuote negativamente sulla popolazione infantile: oltre 70.000 bambini siriani ufficialmente registrati non riescono ad andare a scuola in Giordania perché le loro famiglie di provenienza non si possono permettere di affrontare i costi relativi alle rette, alle forniture scolastiche e ai trasporti.
Dall’altra parte, la scuola pubblica giordana presenta uno standard educativo molto basso e si trova a dover risolvere problemi complessi quali il sovraffollamento delle classi, la mancanza di insegnanti adeguatamente preparati, il bullismo dilagante. La maggior parte dei bambini, inoltre, non riceve alcun aiuto nello studio a casa in quanto proviene da famiglie analfabete.
Dopo tutti questi anni di impegno a favore dei siriani rifugiati in Giordania, abbiamo raggiunto la consapevolezza di quanto lavoro ci sia ancora da fare, soprattutto per garantire ai bambini l’accesso all’educazione. In questa difficile situazione è fondamentale intervenire creando centri di educazione non ufficiali più facilmente accessibili ai bambini siriani rifugiati, ad Amman e Madaba. Amman è la capitale della Giordania, oltre che il suo centro economico, politico e culturale; Madaba è la capitale del Governatorato di Madaba, è la quinta città più popolata della Giordania ed è situata a 35 km a sud ovest di Amman.
Grazie al prezioso contributo di 16.830,70€ della TAVOLA VALDESE abbiamo realizzato un bellissimo progetto ad Amman e Madaba in Giordania dal titolo “Educazione non-ufficiale per i bambini siriani che sono scappati dalla guerra e si sono rifugiati in Giordania”.
Il progetto ha coinvolto nello specifico 140 bambini e bambine di età compresa tra i 7 e i 16 anni (60 provenienti da Amman e 80 provenienti da Madaba) e le loro 45 famiglie (20 di Amman, 25 di Madaba).
Il nostro obiettivo è stato facilitare l’accesso a scuola, lo sviluppo e l’alfabetizzazione di questi bambini. In questo paese, a causa delle condizioni di estrema povertà in cui vivono le famiglie rifugiate, la maggior parte dei bambini siriani non riesce ad inserirsi nel sistema scolastico ufficiale e abbandona così definitivamente gli studi.
Il progetto ha previsto la creazione di centri di educazione non ufficiali ad Amman e Madaba più facilmente accessibili per questi bambini.
A Madaba abbiamo utilizzato un prefabbricato mobile adibito a scuola; ad Amman è stato adibito a scuola il pianterreno di un edificio privato che ospitava famiglie di rifugiati siriani.
In questi centri i bambini hanno ricevuto lezioni di sostegno scolastico, di matematica e di inglese e hanno beneficiato di tutto il materiale necessario per studiare e fare i compiti (libri di testo, quadernoni, cancelleria).
Dall’inizio della guerra in Siria nel 2012, la Giordania ha accolto migliaia di rifugiati siriani. Alla fine di aprile 2019 l’ONU ha registrato la presenza di oltre 660.000 rifugiati siriani, la maggior parte dei quali si trova in questo paese da oltre 4 anni.
Circa l’80% dei rifugiati registrati vive nei centri d’accoglienza sparsi in tutto il paese, tanto nelle aree urbane e semi-urbane, quanto in quelle rurali.
Le famiglie rifugiate affrontano quotidianamente sfide molto difficili, a causa della precarietà economica, dell’alto tasso di povertà e dell’elevato costo della vita nel paese che le ospita.
Tutto ciò si ripercuote negativamente sulla popolazione infantile: oltre 70.000 bambini siriani ufficialmente registrati non riescono ad andare a scuola in Giordania perché le loro famiglie di provenienza non si possono permettere di affrontare i costi relativi alle rette, alle forniture scolastiche e ai trasporti.
Dall’altra parte, la scuola pubblica giordana presenta uno standard educativo molto basso e si trova a dover risolvere problemi complessi quali il sovraffollamento delle classi, la mancanza di insegnanti adeguatamente preparati, il bullismo dilagante. La maggior parte dei bambini, inoltre, non riceve alcun aiuto nello studio a casa in quanto proviene da famiglie analfabete.
Dopo tutti questi anni di impegno a favore dei siriani rifugiati in Giordania, abbiamo raggiunto la consapevolezza di quanto lavoro ci sia ancora da fare, soprattutto per garantire ai bambini l’accesso all’educazione. In questa difficile situazione è fondamentale intervenire creando centri di educazione non ufficiali più facilmente accessibili ai bambini siriani rifugiati, ad Amman e Madaba. Amman è la capitale della Giordania, oltre che il suo centro economico, politico e culturale; Madaba è la capitale del Governatorato di Madaba, è la quinta città più popolata della Giordania ed è situata a 35 km a sud ovest di Amman.